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Gli insegnanti possono essere di grande aiuto per i bambini che balbettano!

Questo articolo è stato tradotto e adattato alla situazione italiana dai siti esteri che sono elencati nella relativa Sezione.

Tutte le associazioni considerano fondamentale il ruolo che gli insegnanti e gli altri educatori possono svolgere nel “plasmare” la vita dei bambini.

Spesso riceviamo chiamate o lettere da parte di insegnanti che non sono sicuri su come aiutare i bambini che balbettano.

Chiaramente tutti i bambini traggono grandi benefici quando i loro insegnanti li capiscono e danno loro supporto. Ma per i bambini che balbettano questo è particolarmente importante a causa delle difficoltà particolari che possono avere quando interagiscono con i loro coetanei.

Per questo motivo siamo a disposizione per aiutare gli insegnanti – non solo con consigli ma anche eventualmente organizzando con le scuole brevi corsi di formazione – a sentirsi più sicuri della loro capacità di aiutare i bambini che balbettano. Gli insegnanti potranno intanto, su questo sito, saperne di più su ciò che la balbuzie è e non è, sugli obiettivi della terapia per i bambini in età scolare e in che modo possano aiutare gli alunni a comunicare in modo più efficace in classe.
 

L’aiuto ai bambini che balbettano

Gran parte delle risate che la balbuzie suscita, proviene dalla disinformazione e dalla mancanza di comprensione. Di conseguenza, spiegare la balbuzie ai bambini in classe può aiutare a comprendere quello che sta succedendo quando un loro compagno balbetta. Il bambino balbuziente può essere la fonte primaria di queste informazioni.

Non è utile al bambino che balbetta  evitargli di parlare o di leggere ad alta voce in classe

Anche se può sembrare un gesto “buono” evitare al bambino di parlare o di leggere ad alta voce in classe, di fatto ciò non è assolutamente utile per lui. I bambini che balbettano vogliono essere trattati come tutti gli altri, ma non vogliono essere messi in una situazione in cui saranno in imbarazzo, in cui li si tratti con compassione, da “diversi”.

I bambini che hanno iniziato una terapia per la balbuzie hanno bisogno di esperienze “sul campo” per mettere in pratica le loro “prove di fluenza”.

Lo scopo più importante è quello di sperimentare il raggiungimento di livelli via via sempre più ottimali di fluenza in situazioni sempre più impegnative. Di conseguenza, gli insegnanti dovranno essere sensibili al grado di sfida (o meglio alle opportunità) che una specifica situazione presenta.

Parte del lavoro nella terapia sulla fluenza è rappresentato dal delineare una gerarchia di obiettivi per ogni singolo bambino.

Sarebbe quindi importante una “alleanza” tra insegnante e terapeuta per definire il modo migliore con cui coinvolgere il bambino che balbetta nel lavoro di classe; questo approccio di squadra è in grado di fornire una soluzione reciprocamente vantaggiosa sia alla vita scolastica del il bambino che alla terapia stessa.
 

Come gestire le situazioni in cui il bambino parla in classe

Come insegnate puoi avere una grande influenza su un bambino che vive il “grande viaggio” attraverso gli anni della scuola. Il tuo lavoro è di vitale importanza quanto difficile.

Durante le discussioni in classe è importante incoraggiare tutti a contribuire con le loro idee

Di seguito sono riportati alcuni consigli, provenienti da altri insegnanti, che possono risultare utili nella gestione quotidiana di una classe in cui c’è un bambino che balbetta. La tua conoscenza di questo bambino, la tua esperienza professionale e la tua sensibilità saranno comunque la tua migliore guida nello scegliere la migliore “linea d'azione".

  1. Durante le discussioni in classe, è importante consentire un tempo maggiore per gli interventi e incoraggiare tutti a contribuire con le loro idee.
  2. La lettura ad alta voce è una situazione che può aumentare l'ansia se il bambino che balbetta deve attendere il proprio turno quando l’ordine di chi legge è dato dalla posizione del bambino all’interno della classe.
    Per ridurre al minimo questa ansia, si può decidere di stabilire il turno di lettura in modo casuale.
  3. Durante l’interazione di gruppo, si deve verificare la quantità di collaborazione che si genera verso il bambino che balbetta e, se possibile, è opportuno inserire il bambino in un gruppo i cui componenti sono caratterialmente più pazienti in modo che gli permettano di contribuire alla discussione in maniera paritetica.
  4. Quando è il momento di rispondere alle domande, gli insegnanti possono aiutare il bambino che balbetta non sollecitando la tempestività di chi si propone per primo a rispondere. Degli accorgimenti utili in queste situazione sono: la gestione delle risposte a turno, selezionando in modo casuale i bambini che rispondono e dando il dovuto tempo per pensare.
  5. Le esposizioni orali in Aula potrebbero comportare problemi per i bambini che balbettano (così come altri bambini nella classe). E 'importante un approccio realistico a queste presentazioni pianificandole in modo da supportare le esigenze del bambino che balbetta. La flessibilità può essere necessaria a volte, ma è importante soprattutto dare l’opportunità al bambino di dare contributi significativi e gratificanti in aula.
  6. Domande dai coetanei: Come faccio a gestirle? La migliore risposta può venire solo dal bambino stesso o da chi conosce meglio il bambino. E’ importante parlare da soli con il bambino che balbetta e chiedere come lui o lei vorrebbe gestire queste situazioni quando capitano, in modo da definire una strategia condivisa ed efficace.

Per ulteriore sopporto si può far riferimento alla guida “Presentazione della balbuzie in classe”, nella stessa sezione di questo sito, progettata per aiutare i tuoi studenti a diminuire l’ansia e a superare la paura di parlare in classe; è inoltre utile su come informare i compagni di classe sul tema della balbuzie.