Suckerfish

I soprusi, la mancanza di sensibilità e l’ignoranza a scuola

Qui purtroppo molti casi non sono documentati perché non tutti hanno la voglia di esporsi e di mettersi al centro dell’attenzione. Ne riportiamo alcuni.

A Preganziol (Treviso) una famiglia ha presentato un esposto per il figlio escluso da una gita scolastica.

Ad Osimo (Ancona) la commissione voleva bocciare una ragazza alla maturità scientifica, nonostante gli ottimi risultati ottenuti in sede di esame.

Ad Albenga ci si è messo pure un preside, ignorante e sprovveduto.

E potrei citare una maestra supplente che ha preso in giro una bambina di sette anni perché l’ha sentita balbettare nella lettura: l’ha chiamata alla cattedra e l’ha esposta alle risate di tutta la classe. La bambina non è più voluta tornare a scuola per una ventina di giorni.

Una ragazza di Milano non è stata accettata alla scuola per allievi infermieri.

E a Vicenza addirittura un’altra ragazza non è stata ammessa al secondo anno, nonostante l’ottimo esito del primo.

E un foniatra ha rilasciato un documento ai genitori di un bambino di 6 anni che balbettava, consigliando di aspettare un anno per iscriverlo alla scuola dell’obbligo (non ci crederete, ma accadono anche di queste cose!). Nel certificato si legge anzi testualmente: “...deve ritardare di un anno la frequenza della scuola elementare.”

Che dire poi di quell’altra insegnante di scuola superiore che nelle interrogazioni dava sbrigativamente un “6” di stima ad una ragazzina che faceva grande fatica a parlare e che un giorno, sentendola parlare invece quasi fluentemente con i compagni fuori dalla scuola, l’ha trascinata davanti al preside facendola sospendere per una settimana?

Sia chiaro che questi, ed altri episodi che potrei raccontare, sono fortunatamente delle eccezioni: in genere la gran parte degli insegnanti sono sensibili, preparati e intelligenti. Ma le eccezioni sono più frequenti di quanto si potrebbe pensare.

Scriveteci, per favore, le vostre esperienze.