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I concetti di fluenza e disfluenza

La fluenza come il tranquillo scorrere del fiume e la disfluenza come l’incontrollabile turbolenza delle rapide

Prima di parlare di balbuzie, è importante capire il concetto di fluenza e disfluenza. La fluenza è generalmente descritta come il naturale scorrere del linguaggio. Per la maggior parte dei parlanti, parlare fluentemente è facile e non richiede alcuno sforzo. Un eloquio fluente è generalmente libero da interruzioni, blocchi, e ripetizioni o frammentazioni di parole. La disfluenza è un´avaria nel naturale scorrere del linguaggio. Per tutti i parlanti, un limitato grado di disfluenza è normale. Per esempio, possono inserire brevi suoni o parole, come "ehm", "cioè", o "quindi", mentre parlano. Inoltre, i parlanti possono correggere, o ripetere intere parole o frasi (per es. per chiarirne il significato). Le disfluenze appaiono per lo più spontanee e il parlante non sembra accorgersi di alcuna difficoltà. Per i bambini piccoli, la disfluenza è parte del normale sviluppo del linguaggio, specialmente in età prescolare (tra i 2 e i 5 anni). Virtualmente tutti i bambini incorrono in un periodo di disfluenza mentre imparano a parlare. Le disfluenze appaiono spesso quando il bambino sta acquisendo padronanza del linguaggio ed è posto davanti a decisioni sulla trasposizione di pensieri in parole, scegliendo le corrette strutture grammaticali, e producendo correttamente suoni e parole. Solitamente, un bambino avrà meno di 10 disfluenze ogni 100 parole, cioè produrrà disfluentemente meno del 10% delle parole.

Ma queste disfluenze non sono balbuzie. Il parlare balbettato è solitamente caratterizzato da un eccessivo grado di disfluenze (più del 10% delle parole), o dai tentativi del parlante di evitarle. Le disfluenze prodotte dai balbuzienti sono spesso simili a quelle degli individui che non balbettano, ma alcuni tipi di disfluenza hanno maggiore probabilità di apparire nei primi. Queste disfluenze comprendono ripetizioni di sillabe e parole (ga-ga-ga-gatto), prolungamento di suoni (sssss-secchio, ffffff-fieno), e blocchi completi del flusso respiratorio o della produzione di suono. Questi fenomeni vengono chiamati disfluenze da balbuzie. Un´ulteriore differenza riscontrabile tra le normali disfluenze e le disfluenze da balbuzie è che le ultime appaiono spesso molto più gravose, e il ritmo delle ripetizioni o delle parole può divenire brusco e irregolare.

La maggior parte delle persone che balbettano reagiscono negativamente alle loro disfluenze. Si possono sviluppare tutta una serie di reazioni fisiche, compresa la tensione dei muscoli coinvolti (per es. lingua, mascelle, labbra, petto) e non coinvolti nel linguaggio (per es. spalle, arti, fronte). Inoltre, le persone che balbettano spesso sviluppano reazioni emotive e idee negative sulla loro balbuzie, come vergogna, senso di colpa, e frustrazione, e molti anche su se stessi e sulla loro capacità di parlare. Queste reazioni psicologiche, emotive e attitudinali (cognitive), sono spesso molto dannose per il processo comunicativo, e in generale per la vita del soggetto.