Suckerfish

La balbuzie negli adolescenti

Si sono scritti migliaia di trattati sull’adolescenza... Bella, l’adolescenza... un’età particolare però, con tutta una serie di difficoltà che conosciamo benissimo.

Tra questi, per esempio, quello di non concepire né ammettere limiti, soprattutto in senso fisico. Ci si sente forti, in grado di affrontare tutto e tutti con le proprie forze, anzi con le proprie mani.

Questa benedetta balbuzie proprio non ci voleva! In quanti modi abbiamo provato a vincerla, quante volte ci siamo preparati per bene ad una interrogazione. Ma poi proprio lì, davanti a tutti i compagni, nella materia preferita e proprio nella situazione in cui tenevamo a far bella figura, zac! la tagliola della balbuzie ci ha preso alla gola, ci ha fatto mancare il respiro, ci ha bloccato lo stomaco, ci ha vinto...

L’adolescente dovrebbe smettere di chiedersi “perché proprio io?”, smettere di aspettarsi un miracolo al risveglio, smettere di fantasticare su che cosa potrebbe fare “se non balbettassi”.

C’è una sola cosa da fare, guardarci allo specchio e dirci: “OK, visto che balbetto, voglio fare qualcosa”. È cioè necessario prendere coscienza che la nostra parola ha bisogno di una “messa a punto” e lavorarci su.

Sappiamo anche che gli adolescenti, che pure ci terrebbero a parlare bene, non vorrebbero dover sottrarre tempo per la terapia agli amici, al divertimento, alle attività sportive o alle vacanze.

Allora suggeriamo loto di accogliere di buon grado l’invito dei loro genitori ad affrontare il problema. Nessuno più di loro tiene al futuro del proprio figlio. Essi ne vedono e prevedono gli ostacoli futuri negli studi, nella vita lavorativa, nella vita sentimentale. La balbuzie, come già successo, “può” trasformare quegli ostacoli in veri e propri sbarramenti.

È molto importante che l’adolescente cerchi le motivazioni per cominciare ad occuparsi della propria parola. Diciamo cominciare, ma sappiamo benissimo che molti sono stati almeno una volta da un logopedista o da uno psicologo. Il fatto che si sia probabilmente già seguita una cura per la balbuzie, non esclude il poter prendere la cosa di nuovo in considerazione. Sappiamo tutti che la balbuzie cambia nel tempo e che emozioni e atteggiamenti cambiano anch’essi man mano che si fanno nuove esperienze.

“Quando il gioco si fa duro – diceva Vialli anni fa ed hanno ripetuto in molti – i duri scendono in campo” .

Proviamoci o proviamoci di nuovo.