I Gruppi di auto-aiuto
“Auto-aiuto” è la traduzione dall’inglese self-help. I primi studi sull’argomento vengono infatti dagli Stati Uniti. La traduzione letterale inganna: “auto-aiuto” non significa un aiuto che mi procuro da solo, non è un concetto riferito a sé stessi. Il termine self rispecchia la mentalità e la cultura statunitense: si tratta dell’etica (e dell’epica) del do it yourself, che in italiano starebbe per chi fa da sé fa per tre.
Per evitare un equivoco, non solo di traduzione ma soprattutto di senso, in questo libro non useremo il termine auto-aiuto, al quale preferiamo aiuto-reciproco [...].
D’altra parte quello che accade nella realtà sociale non ha nulla a che vedere con il self ( che significa me stesso) quanto piuttosto con il noi, con il tu e io, con la relazione.”
(Salvatore Agresta, Help, Paoline Editoriale Libri, Milano, 2000).
I nostri gruppi
Detto questo, riferendoci a noi, si tratta appunto di gruppi di sostegno e difesa da uno stress specifico (quello verbale e relazionale) attraverso l’aiuto reciproco e la messa in comune di strategie tese ad accrescere le capacità di fronteggiare quello stress.
Finalità
Scopo primario e dichiarato: fornire aiuto e supporto ai componenti nel trattare le loro difficoltà e nel migliorare le loro capacità psicologiche e fonatorie nonché la loro efficienza comportamentale (migliore qualità nella vita di relazione).
Fonte d’aiuto
Sono i membri stessi che con la loro opera, le loro capacità e conoscenze, il loro interessamento, costruiscono una relazione tra pari, tesa al coinvolgimento di ciascuno e di tutti nella domanda e nell’offerta di cure e sostegno reciproco.
Il gruppo toscano
Composizione
Ciascun gruppo si compone di membri che condividono il vissuto specifico della balbuzie e sono interessati alla “prevenzione secondaria” (= limitazione o contenimento di un disagio dovuto a parziale o temporanea “ricaduta” o “stasi”).
Origine e Legittimazione
Entrambe risiedono nel gruppo stesso senza che vi sia un’autorità esterna.
Controllo
Struttura e attività del gruppo sono sotto il controllo degli stessi membri, anche se essi potranno richiedere occasionalmente la consulenza e la supervisione di esperti esterni di fiducia, che si siano resi preventivamente e formalmente disponibili.
Coordinamento nazionale (o Clearing House)
La domanda-offerta di assistenza, orientamento, informazione per i gruppi esistenti e per quelli in via di costituzione ha il suo punto di riferimento nazionale nell’Associazione, che provvederà, tra l’altro, a monitorare la realtà dei gruppi.
Il punto sui gruppi di auto-aiuto attualmente attivi
I gruppi di auto-aiuto attualmente attivi in Italia sono quelli di Milano, Roma e Pisa (Cascina, presso la sede dell'Associazione). Le attività che vi si svolgono sono per lo più direttamente legate al problema della balbuzie, come gli esercizi tecnico-fonatori e I dibattiti di confronto (scambio di esperienze, pareri su determinate situazioni vissute), ma anche a 'tema libero', come incontri di cineforum, gite naturalistiche, lezioni di yoga.
Nel caso foste interessati a creare un gruppo nella vostra città, siete invitati a contattarci, in modo che possiamo darvi una mano a trovare persone della zona disponibili a partecipare.