Qualche volta io balbetto
Attenzione
Il libro è esaurito ed è in preparazione una nuova edizione. Abbiamo lasciato questa scheda solo per motivi storici e di archivio.
Rivolto a bambini dai 7 ai 12 anni. Per genitori, logopedisti, pediatri, insegnanti.
La Armando Editore ha pubblicato, nel Febbraio 2005, il libro “Qualche volta io balbetto” dello studioso e terapeuta olandese Eelco De Geus, rivolto ai bambini dai 7 ai 12 anni.
Ricordiamo che il volume, pur destinato ai ragazzini, potrà interessare anche chi ragazzino non è più: ognuno di noi avrà desiderio di rivivere gli anni dell’infanzia, i suoi rapporti con i genitori, i nonni, gli zii, gli insegnanti, i compagni di scuola... Il volume è infatti suddiviso in capitoletti con suggerimenti rivolti appunto a queste categorie di persone che ci hanno accompagnato nella nostra infanzia.
È inoltre corredato da disegni molto belli ed originali di Fabio Magnasciutti che già aveva illustrato il nostro manuale sulla prevenzione “Balbuzie cosa fare”.
Anche questo volume – come già il precedente “Balbuzie cosa fare” – ha meritato il patrocinio del Comitato Italiano per l’UNICEF, questa volta arricchito dalla presentazione del Presidente di Unicef Italia, Giovanni Micali.
Prefazione di Giovanni Micali - Presidente UNICEF-Italia
Sono particolarmente lieto di scrivere la presentazione della versione italiana di questo libro già molto noto in altri Paesi.
Nel 1989 le Nazioni Unite approvarono la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia, oggi il riferimento sui diritti umani più riconosciuto al molto. Come è noto, da quel momento, il bambino da 0 a 18 anni, è diventato soggetto di diritto, aprendo così una nuova era nel rapporto fra il mondo degli adulti e quello dell’infanzia.
In questo contesto, tutti i bambini hanno gli stessi diritti, senza discriminazione alcuna; a maggiore ragione questo principio di uguaglianza diventa irrinunciabile quando un bambino conosce difficoltà nel proprio percorso di crescita, per cause a volte di non facile definizione e risoluzione.
Da anni l’UNICEF-Italia si impegna nel cercare di individuare strumenti efficaci e concreti per tradurre in pratica questi principi di uguaglianza. Per questo ha risposto positivamente alla richiesta dell’Associazione Italiana per la Balbuzie e la Comunicazione “Libera la Parola” di diffondere la conoscenza di questa problematica proprio nell’ottica del rispetto dei diritti di ogni bambino.
I luoghi comuni ed i preconcetti verso tutto quello che viene definito “handicap” sono spesso gli ostacoli più difficili da superare in una società che spesso non si cura abbastanza dei più deboli o svantaggiati.
L’UNICEF si adopera affinché la voce ideale e reale dei bambini, e quindi dei bambini in situazioni difficili, sia ascoltata dalle istituzioni e dall’opinione pubblica in generale.
Solo con una conoscenza approfondita di ogni fenomeno, delle radici e delle cause di ogni ingiustizia, si riuscirà ad individuare i percorsi idonei a risolvere situazioni di disagio e di discriminazione che colpiscono ancora tanti bambini non solo negli angoli più lontani della terra, ma anche nel nostro Paese.
Un libro come “Qualche volta io balbetto” ci aiuta ad incamminarci verso questa conoscenza e a dare un segnale concreto di sostegno a chi trova più difficoltà a far sentire la propria voce.
Sono con l’impegno professionale degli operatori del settore, in Italia si sta registrando maggiore attenzione al problema della balbuzie, per cui esprimo massima solidarietà al loro operato.